Sascia Milivoev (Zrenjanin, Serbia, 19 aprile 1986) (in serbo: Saša Milivojev / Саша Миливојев) è uno scrittore, poeta, giornalista, editorialista. Nato a Zrenjanin, Jugoslavia. Dopo aver terminato il liceo, si è iscritto alla Facoltà di Filologia Musicale dell'Università di Belgrado, ed è autore di diversi libri: Il segreto dietro un sospiro (2006); La prima volta (2008); Quando le lucciole non ci sono più (2010); Il ragazzo della casa gialla (2012). Dal 2008 Milivojev collabora come collaboratore alla rubrica "Pogledi" del quotidiano Politika e dal 2009 scrive rubriche sul quotidiano Pravda. Nel 2009, gli articoli di Sascia Milivoev sono stati stampati in circa 3 milioni di copie su vari quotidiani. In Arabia Saudita, i giornalisti scrivono del loro amore per Dio; Nei giornali egiziani (Al Akhbar e Shashati), Sascia Milivoev è menzionato come scrittore di volo mistico e meditazione.
  SASCIA MILIVOEV - Il ragazzo della casina gialla

 

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Sascia Milivoev

Il ragazzo della casina gialla

Biografia

 

LA VOCE DELLA RUSSIA

Saša Milivojev Blogger

27.10.2012. 18:17

 

 

 

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E’ questo un documento terribile. Sono soltanto poche pagine in russo dell’opera dello scrittore serbo Sascia Milivoev Saša Milivojev intervju che ha per protagonista un ragazzo di dodici anni, sfuggito agli orrori dei terroristi albanesi.

Questa testimonianza si chiama “Il ragazzo della casina gialla” ovverosia quella tremenda fabbrica della morte e dei trapianti clandestini di cui pubblicamente sono stati accusati i vertici del cosiddetto Kosovo indipendente.

Leggiamo anche noi alcuni brani.

“Sentii subito l’odore penetrante della calce viva. Poi l’odore di un ospedale e dei medicinali. Quando le porte si aprirono fui accecato dalla luce abbagliante della sala operatoria. Sul tavolo il corpo di un uomo dal quale qualcosa veniva estratto. Ero troppo piccolo e avevo paura e non sapevo cosa stesse succedendo. Stavamo in un angolo in attesa che l’operazione finisse. I medici non avevano camici bianchi, ma guanti di gomma e grembiuli verdi. Il pavimento era cosparso di siringhe, bottiglie vuote e garze intrise di sangue. I medici, se cosi’ e’ possibile definirli, stavano estraendo dall’uomo il suo midollo spinale. 

Da allora mi perseguitano gli incubi. Ho visto con i miei occhi fare a pezzi quell’uomo. Aveva paura che subito dopo avrei fatto la stessa fine. Ma il mio organismo era troppo debole per un attacco di epatite e di itterizia. Qualcuno disse che sarebbe stato meglio curarmi e subito dopo estrarmi gli organi. Poi decisero di non farne nulla.”

In una intervista a La Voce della Russia Sascia Milivoev ci ha detto che quel ragazzo, oggi ormai grande, riusci’ a fuggire e a salvarsi.

 

 

Sascia Milivoev - Il ragazzo della casina gialla - Saša Milivojev

 

 

 

 

 

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